Il mese di novembre può riservare molte sorprese a chi coltiva l’orto, specialmente se il clima è mite, perché potrebbe garantire un raccolto ancora piuttosto vario: non è infrequente che i pomodori trapiantati in giugno siano ancora produttivi come pure i peperoni e le melanzane.
L’orto di novembre si presenta abbastanza spoglio per l’esaurimento di molte coltivazioni estive, l’impegno richiesto è calato molto, sia perché le innaffiature sui vanno diradando nel tempo, sia perché l’eliminazione delle erbe spontanee, la raccolta e altri interventi si vanno riducendo sempre più. Ciò non deve fornire la scusa per indulgere alla pigrizia, perché le cose da fare nell’orto d’autunno sono veramente tante (tra raccolti, protezione delle piante e soprattutto preparazione del terreno per l’anno successivo, con relative concimazioni).
Principali ortaggi da seminare a novembre
In pieno campo si mettono nel terreno le fave e i piselli, legumi che poi saranno pronti in primavera. Si consiglia di scegliere varietà adatte alla semina autunnale (per i piselli meglio le varietà a seme liscio, più resistenti al freddo, per le fave bisogna scegliere le varietà tardive). Oltre a queste anche se è un po’ tardi ma si può ancora tentare con spinaci, cime di rapa, valeriana e lattughini, magari coprendoli la notte con tessuto non tessuto o mettendoli in serra fredda. Novembre è anche il mese dell’aglio, si piantano i bulbi, inoltre si possono trapiantare anche i bulbilli di cipolla (varietà invernali). Se siete però in una zona fredda meglio aspettare la fine dell’inverno e quindi l’inizio della primavera, per cui seminare aglio, fave e piselli a fine febbraio o inizio marzo.
Lavori nell’orto di novembre
Novembre è un buon mese per sistemare gli attrezzi, preparare i materiali che serviranno l’anno prossimo come sostegni e teli, progettare cosa coltivare facendo uno schizzo delle aiuole e studiando un calendario delle rotazioni, procurarsi le sementi che serviranno l’anno successivo. Per prolungare la stagione si possono usare serra fredda o coperture di tessuto non tessuto, utili a proteggere alcune piantine come rapanelli, insalate, valerianella o spinaci, soprattutto se sono ancora piccole e non tanto formate. Non servirà quasi certamente irrigazione vista la piovosità e in generale l’umido che si crea durante la notte di novembre. Ci sono alcune colture come cavoli e finocchi che sono ancora nell’orto e può essere opportuno rincalzarle. Inoltre, Novembre è il mese adatto per la potatura di viti, peri, meli, gelsi, cotogni, nespoli, kiwi.
A parte queste le operazioni colturali sono praticamente finite, c’è tempo quindi per sistemare e preparare l’anno venturo. In campo c’è da ripulire le aiuole dell’orto da quelle colture che con novembre terminano il loro ciclo (pomodori, peperoni…), si fa l’ultimo sfalcio d’erba lasciando il tagliato sul terreno, perché non resti nudo nell’inverno. Può essere opportuna una vangatura novembrina, possibilmente senza rivoltare troppo il terreno, ma con lo scopo di romperlo e renderlo ben drenante. Sarà più comodo lavorarlo dopo l’inverno.
La concimazione
Novembre è il momento giusto per letamare, si può scegliere di interrare il letame leggermente o di lasciarlo sopra al terreno per tutto l’inverno e poi rigirarlo con una vangatura poco profonda a febbraio. Se non si ha a disposizione letame consigliamo l’uso del compost, che può essere autoprodotto oppure dell’humus di lombrico, comunque l’idea è quella di prendersi cura del terreno apportando non solo le sostanze nutritive ma anche materia organica che abbia effetto ammendante.
Frutta e verdura di stagione a novembre
Il frutteto di novembre in tutta Italia è dominato da cachi, mele e pere, oltre al melograno, che abbiamo iniziato a cogliere già ad ottobre ma ancora regala frutti. Altro grande protagonista di questo mese è il kiwi, pianta rampicante molto produttiva che fruttifica proprio ad autunno inoltrato. Nell’Italia del sud invece novembre è una festa di agrumi: si raccolgono arance, mandarini, mandaranci, cedri e pompelmi. Si trovano ancora sulla pianta le olive, mentre nei boschi, ricchi di ricci e foglie cadute, si può andar per castagne.
L’orto di novembre è invece dominato da cavoli e insalate. Tra le verdure da foglia ricordiamo l’indivia, la lattuga da taglio e il radicchio. Novembre porta anche a compimento il ciclo colturale della catalogna, delle cime di rapa e degli spinaci. Dove il freddo tarda ad arrivare oppure dove si coltiva in tunnel si possono avere rapanelli, porri, finocchi, sedano e carote. La famiglia dei cavoli non lesina sulla produzione: a novembre vengono pronti cavolini di Bruxelles, cavolfiore, broccolo, verza e cavolo cappuccio. Tra le sorprese dell’orto si possono avere e gli splendidi fiori di zafferano. La dispensa conserva ancora alcuni raccolti estivi: zucche, patate, cipolle, aglio e scalogno, questi ortaggi si preservano a lungo e restano quindi disponibili anche per questo mese.
Aromatiche di stagione. Ci sono aromatiche sempre disponibili come timo, salvia e rosmarino, altre come maggiorana, origano e prezzemolo sono da cogliere prima che geli e quindi benissimo farlo a novembre.