I sistemi di produzione di polli da carne biologici, di solito, sono sistemi di allevamento all’aperto, con case mobili, dove gli animali sono liberi di spostarsi dall’interno al pascolo, oppure sistemi con una casa fissa e accesso controllato a un’area di pascolo. In entrambi i casi l’area di alimentazione è situata all’interno.
Gli agricoltori devono rispettare la normativa europea per la produzione biologica (Reg. CE 834/07 e con le specifiche applicative del Reg. CE 889/08), che impone loro di utilizzare mangimi prodotti sul proprio territorio o nella stessa regione. In caso contrario, gli agricoltori possono acquistare mangimi che sono stati certificati da regimi di certificazione approvati. Nella produzione di polli da carne biologica, una delle maggiori difficoltà per gli allevatori è quella di produrre carne di razze a crescita lenta a costi ragionevoli.
I polli da carne devono rimanere nell’azienda agricola per un minimo di 81 giorni prima di raggiungere l’età della macellazione. È importante trovare il giusto compromesso tra il tipo genetico e l’intensità dell’alimentazione, al fine di rispettare la domanda di energia, proteine e aminoacidi in ogni fase della produzione.
Il rispetto del comportamento e del benessere degli animali è molto importante per ridurre lo stress e le malattie e per preservare la salute degli animali. Per raggiungere questo obiettivo, i polli da carne devono avere accesso ad una superficie libera di almeno 4 metri quadrati per animale (580 polli/ha) e una superficie di copertura di circa 10 metri quadrati per animale.
Fonte: https://organic-farmknowledge.org/it/
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